Simulazioni 3D e digital twin

Simulazioni 3D e digital twin nei progetti Industria 4.0 e PNRR

Animazioni 3D e digitalizzazione

Le simulazioni 3D e i digital twin (o gemelli digitali) rappresentano un’estensione applicativa avanzata dei modelli CAD industriali. Il loro impiego nei progetti finanziati dal PNRR permette di documentare ottimizzazioni operative, riduzione di sprechi e contenimento degli errori di progettazione. Questo articolo analizza l’utilizzo dei modelli virtuali come asset digitali nei piani Industria 4.0, evidenziandone la funzione economica nella simulazione pre-produzione e nella rendicontazione dei benefici.

Nel contesto della transizione digitale promossa dai programmi del PNRR, in particolare la Missione 1 – Componente 2 (digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo), le imprese possono presentare progetti che includano asset immateriali digitali finalizzati al miglioramento dei processi.

Le animazioni 3D, se generate a partire da dati CAD tecnici e finalizzate alla simulazione di cicli produttivi, manutenzioni o montaggi, rientrano nelle voci ammissibili come contenuti digitali tecnici. Il loro utilizzo consente di anticipare fasi di test, ridurre la prototipazione fisica e misurare scenari alternativi, funzionali alla riduzione di errori progettuali e costi operativi.

Contenuto digitale tecnico e PNRR: definizione e applicabilità

La normativa collegata alla rendicontazione dei fondi PNRR, in ambito industria e digitalizzazione, consente il finanziamento di strumenti software, ambienti simulati e asset digitali. Nelle linee guida del MISE (oggi MIMIT) sui crediti d’imposta per beni immateriali 4.0, sono inclusi tra i materiali ammissibili:

  • Modelli digitali dinamici per la simulazione
  • Contenuti video tecnici integrabili in ambienti CAD/CAE
  • Interfacce virtuali per la gestione della produzione

Le animazioni 3D e i video in 3d generati da ambienti come Autodesk Inventor, Rhino o Solidworks, se associati a logiche di funzionamento e interazioni cinematiche, possono essere registrati come asset tecnici di simulazione e allegati al fascicolo tecnico del progetto. Una volta inseriti in una piattaforma di gestione (es. Digital Twin Framework), contribuiscono alla valutazione quantitativa dell’investimento, come descritto sia nel Piano Transizione 4.0 – MIMIT , che nel che Piano Transizione 5.0, nel Manuale per la rendicontazione PNRR – Invitalia scaricabile a questo indirizzo

Simulazioni 3D nei flussi pre-produzione

Nel ciclo progettuale tradizionale, le verifiche funzionali di un impianto o di un macchinario avvengono solo in fase prototipale o post-installazione. L’inserimento delle ricostruzioni 3d nei flussi pre-produzione consente di:

  • simulare in ambiente virtuale i cicli macchina, le interazioni uomo-impianto, i tempi di attrezzaggio;
  • visualizzare e misurare i flussi dei materiali all’interno del layout produttivo;
  • valutare l’impatto delle modifiche progettuali in tempo reale;
  • confrontare configurazioni alternative di linee automatizzate.

Le animazioni vengono generate a partire da modelli CAD ottimizzati in software come Inventor o Rhino, e successivamente renderizzate con Vray, Lumion, Corona o D5 Render per l’analisi visiva. I video animati in 3d documentano in modo oggettivo le variabili tecniche del sistema analizzato, evitando la necessità di realizzare prototipi fisici o prove sul campo.

Gemelli digitali e manutenzione predittiva

La generazione di digital twin a partire da animazioni 3D dinamiche consente l’integrazione del modello virtuale con dati in tempo reale provenienti da sensoristica IoT. Questo approccio è previsto nelle misure di modernizzazione dei processi finanziabili dal PNRR, in particolare per:

  • ottimizzazione della manutenzione
  • riduzione dei downtime
  • previsione di anomalie funzionali

La simulazione animata può rappresentare la sequenza corretta di sostituzione dei componenti, la localizzazione dei punti critici e le tempistiche ottimali di intervento. Questi contenuti, se associati a sistemi LMS o piattaforme di realtà aumentata, diventano tracciabili, aggiornabili e archiviabili, contribuendo al mantenimento della documentazione tecnica prevista dalle norme ISO 55000 sulla gestione degli asset.

Un ulteriore sviluppo è dato dalla possibilità di animazioni 3D in tempo reale. Si tratta di sequenze tridimensionali calcolate “on-the-fly” dalla GPU e mostrate a 30-120 fps, così da reagire immediatamente a input e variabili di scena. A differenza dei contenuti pre-renderizzati, l’immagine finale nasce mentre l’utente interagisce, riducendo il tempo tra modifica e feedback a pochi millisecondi. Il risultato è uno spazio virtuale dove i designer possono iterare in diretta, i gamer sperimentano scenari dinamici e gli ingegneri testano prototipi senza lunghe attese di render farm

Vantaggi economici documentabili tramite animazioni tecniche

L’introduzione di video in 3d a scopo tecnico consente di quantificare una serie di riduzioni di costo e benefici economici che possono essere rendicontati nei progetti PNRR. Tra i principali impatti:

Ambito operativoOttimizzazione derivante da simulazione 3D
ProgettazioneRiduzione errori CAD e revisioni tardive
PrototipazioneEliminazione dei prototipi fisici intermedi
FormazioneAbbattimento costi di training su macchina reale
Avviamento impiantoRiduzione tempi di test in campo
ManutenzioneOttimizzazione tempi e riduzione errori di intervento
Comunicazione internaMaggiore chiarezza nella diffusione delle istruzioni operative

Questi parametri sono valorizzabili nel report finale di impatto, da allegare alla rendicontazione economica e tecnica del progetto.

Standard e strumenti tecnici utilizzabili

L’efficacia delle ricostruzioni 3d in ambiente industriale dipende dalla qualità dei dati di partenza e dalla struttura della pipeline di produzione. I software principali includono:

  • Autodesk Inventor / Fusion 360 per modellazione parametrica e simulazioni meccaniche
  • Solidworks per ambienti meccanici complessi e gestione cinematismi
  • Rhino 3D per superfici complesse e mesh conversion
  • Vray / Keyshot per rendering fisicamente accurato delle animazioni

Il workflow tipico prevede l’ottimizzazione dei modelli nativi in ambienti compatibili con il motore di rendering scelto, la definizione dei movimenti e delle interazioni (rigging), l’applicazione di materiali tecnici realistici e l’export video nei formati previsti dalla piattaforma di destinazione (LMS, PDM, piattaforme cloud, reportistica).

 Applicazioni reali e case history 

Alcuni studi di produzione, italiani ed europei, hanno adottato queste metodologie già dagli anni ’90, ampliandole poi in ambito forense, televisivo e manifatturiero. È il caso dello studio di Giuseppe Galliano, tra i primi in Italia a occuparsi di animazioni 3D per l’industria, il settore farmaceutico e la comunicazione tecnica, oggi attivo nella produzione di contenuti video per simulazioni industriali, manuali digitali e formazione operativa

Esempi di applicazione includono:

  • simulazioni per linee di imbottigliamento e packaging automatizzato
  • modelli virtuali di impianti di trattamento acque e recupero termico
  • ricostruzioni 3D per dispositivi biomedicali complessi
  • trasformazioni secondo gli standard Atex di motori e carrelli elevatori
  • applicazioni in ambito meccatronico per la microlubrificazione

Simulazioni e training

Compagnie aerospaziali impiegano motori in real time come Unreal per cockpit a scala reale: guasti idraulici vengono visualizzati tramite materiali dinamici che cambiano colore in base alla temperatura dei componenti, mentre la fisica soft-body simula deformazioni di lamiera in tempo reale. In medicina, modelli cardiovascolari reagiscono alla pressione applicata dal controller VR, migliorando l’apprendimento tattile.

Oppure grazie al plugin Datasmith l’intero modello BIM di Revit si importa in ambienti di fruizione per diventare esplorabile. I clienti visitano la casa con visore stand-alone e cambiano parquet o illuminazione HDRI senza dover rilanciare il progetto. Nanite gestisce l’alto numero di istanze, mentre Lumen aggiorna lilluminazione globale le caustiche provenienti dalle finestre in tempo reale.

Conclusione

L’integrazione di animazioni 3D e modelli dinamici nei progetti di digitalizzazione industriale consente non solo di ottimizzare le fasi di progettazione e gestione impianti, ma anche di ottenere valutazioni economiche dimostrabili, compatibili con le linee guida PNRR.

La possibilità di documentare attraverso video tecnici le fasi di simulazione, manutenzione, formazione e ottimizzazione di flusso rende i contenuti 3D asset immateriali validi ai fini della rendicontazione, e strumenti per la riduzione dei costi operativi.

Fonti

  • Piano Transizione 4.0 – MIMIT
  • Piano Transizione 5.0
  • Manuale per la rendicontazione PNRR – Invitalia
  • Autodesk Inventor modellazione 3D per progettisti e ingegneri
  • Chaos V-Ray award-winning 3D rendering technology
  • Giuseppe Galliano Studio : rendering e animazioni 3d per il mondo industriale
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