Industria 5.0: i dati relativi all’industria meccanica e ai sistemi di motion control

Industria 5.0: i dati relativi all’industria meccanica e ai sistemi di motion control

La quinta rivoluzione industriale sta rapidamente cambiando il tessuto di ogni settore produttivo. Non fa eccezione l’industria meccanica che, alla luce di una lieve flessione, potrebbe trovare nelle più recenti innovazioni tecnologiche nuova linfa vitale. L’industria 5.0 rappresenta quindi un’occasione fondamentale per migliorare i rendimenti e rivedere l’intera filiera in funzione delle più recenti sfide poste dal mercato globale.

Questo discorso si applica in maniera ancora più significativa all’ambito dei sistemi di Motion Control, la cui crescita ha subito un brusco arresto nell’ultimo anno. Nell’articolo di oggi, scritto insieme agli esperti di Cignoli Elettroforniture, vedremo come l’evoluzione di questi ambiti sia strettamente legata all’affermazione di tecnologie e metodologie proprie dell’industria 5.0.

Industria 5.0: il trend dell’industria meccanica

I dati rilasciati da Anima Confindustria, federazione comprendente più di mille aziende dell’industria meccanica, restituiscono una fotografia ben precisa. Nonostante un buon fatturato, pari a 55,5 miliardi di euro, il settore ha fatto registrare una piccola battuta d’arresto. I guadagni sono inferiori rispetto all’anno precedente dello 0,4% ma, al netto dell’inflazione, il calo effettivo è del 4%.

Più della metà degli introiti generati dall’industria meccanica derivano dalle esportazioni: si parla di 32,1 miliardi di euro, per una quota equivalente al 58,6% rispetto al totale. Lo stesso report segnala che, a fronte di una sostanziale solidità dell’industria meccanica italiana, una maggiore difficolta viene riscontrata nell’edilizia e nella costruzione di infrastrutture. La flessione arriva in questo caso all’1,4%, anche di riflesso alla progressiva diminuzione degli incentivi fiscali per l’efficientamento energetico e per le politiche di decarbonizzazione.

In uno scenario simile, certamente non allarmante, ma da attenzionare, il ruolo dell’industria 5.0 è cruciale. Uno degli snodi più decisivi sarà facilitare l’accessibilità al Piano Transizione 5.0. In questo modo sempre più aziende potranno rinnovare le loro infrastrutture, beneficiando sia in termini di produttività, che di sicurezza dei lavoratori. L’industria 5.0 è in questo senso da intendere come un’opportunità per migliorare anche l’appeal di un’intera professione. I dati confermano che, nonostante i livelli di occupazione rimangano nel complesso buoni, l’industria meccanica rimane poco attraente per le nuove generazioni di lavoratori. Buona parte della colpa è non solo di un’istruzione non sempre in grado di preparare al mondo del lavoro, ma anche di un settore che necessita di rinnovarsi.

Sistemi di motion control: cosa dice il mercato

Il principale responsabile dell’indebolimento nella domanda di sistemi di motion control è il fenomeno di “Destocking”. Con questo termine ci si riferisce allo svuotamento dei magazzini sovraccarichi di acquisti compiuti durante la pandemia di Covid-19. Il cosiddetto “Panic Buying” ha dunque generato un notevole incremento nel volume di acquisti, ma la situazione adesso è ben diversa. I numeri parlano chiaro. Dopo un periodo di forte crescita, registrata nello specifico tra il 2020 e il 2023, nel 2024 il fatturato è sceso del 7%. La spiegazione è semplice: una volta terminata l’emergenza, le industrie hanno dato priorità alle scorte invendute, sospendendo i nuovi acquisti.

Si sta dunque assistendo a un temporaneo disallineamento tra produzione manifatturiera e crescita del mercato dei sistemi di motion control, che verosimilmente terminerà una volta esaurite le scorte. I dati di mercato rivelano comunque uno scenario eterogeneo.

L’America ha risentito di meno del destocking, con un calo di appena l’1,1% e una crescita attesa nella vendita di sistemi di motion control che già nel 2025 potrebbe attestarsi al +3,5%. Nella regione EMEA, comprendente Europa, Medio Oriente e Africa, la contrazione di mercato è stata invece decisamente più importante, toccando il -13,5% di fatturato. In questo contesto, è verosimile pensare che l’instabilità politica legata alla guerra in Ucraina e la decrescita industriale di Stati quali la Germania e l’Italia, favoriranno il prolungamento di questa crisi.

Quali sono allora le prospettive di ripresa? Sicuramente un contributo importante sarà dato dalle novità dell’industria 5.0. Ci si aspetta infatti un traino importante da prodotti quali i robot mobili di piccola taglia, fondamentali per consolidare le pratiche di automazione nell’industria meccanica.

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